Il Realismo nella Finzione

Tomb Raider

Lara's Home (Casa di Lara)

La mia casetta, il luogo di riposo tra un'avventura e un'altra. Eccomi qui, in tenuta ginnica che cammino a piedi nudi nell'enorme biblioteca, in fondo un altro stanzone ospita un pianoforte ed un'arpa. E' ora di fare un po' di allenamento. Mi dirigo nella sala di musica, il mega-materassino azzurro è l'ideale per fare quattro salti in tutte le direzioni. Devo dire che sono sempre molto agile, un po' di salti in alto, qualche salto in avanti e qualcuno indietro, anche lateralmente non sono male. Ora che mi sono scaldata per bene posso dirigermi verso le scale che portano al magnifico salone d'ingresso. Beh, non è che con queste casse sia proprio così magnifico, questa casa è diventata una palestra più che la dimora di un'aristocratica, ma a me piace così, la vita dei nobili non è che mi attiri molto. Se voglio passare dall'altra parte non posso fare altro che arrampicarmici sopra, un utile esercizio in vista delle scalate che mi aspettano nel mio prossimo viaggio. Eccomi nella mia stanza preferita, quella delle cinque prove numerate. Questo addestramento mi permetterà di ricordare alcune tecniche essenziali per salvarmi la pelle. Prima prova: cammino lentamente per evitare di cadere di sotto, i burroni sono sempre dietro l'angolo e la prudenza non è mai troppa. Giunta alla riga bianca mi prendo un po' di tempo per guardarmi attorno, esplorare il terreno circostante permette sempre di scoprire dei passaggi nascosti o poco visibili. Seconda prova: dalla linea bianca spicco un balzo in avanti, mi appendo al bordo del blocco e mi arrampico con la forza delle braccia. Un buon metodo per superare i baratri. Terza prova: non sempre ci si può aggrappare al bordo di una sporgenza, se devo saltare un fossato è molto più sensato prendere una rincorsa e fare un bel salto in lungo, non trovate? Quarta prova: ed ecco come la combinazione delle due prove precedenti possa dare i suoi frutti. A volte le distanze sono così lunghe che una rincorsa non è sufficiente per spiccare un balzo e giungere indenni dall'altra parte, bisogna avere la prontezza di appendersi al bordo del lato opposto e avere anche la forza sufficiente per arrampicarsi immediatamente dopo. Quinta prova: a volte i cornicioni non sono scalabili ma è necessario trovare un punto che ci permetta di salire agevolmente. Qui la mia capacità di ondeggiare è fondamentale per spostarmi lateralmente restando aggrappata mentre sotto di me c'è il vuoto. Per fortuna non soffro di vertigini. Anche scendere da altezze elevate può rappresentare un problema, per questo fare un saltino all'indietro e appendersi subito alla sporgenza in modo da ridurre la distanza dei piedi dal terreno è un buon modo per cadere senza farsi male. Perfetto! Il mio allenamento quotidiano è quasi giunto al termine. Ora che ho sudato a sufficienza posso fare un bel bagno nella piscina così nel contempo affino la mia abilità di nuotatrice. Una bella immersione per verificare la mia capacità di trattenere il fiato, chissà quante gallerie inondate troverò prossimamente. Ovviamente nuotare sulla superficie è indispensabile se voglio trovare un punto d'aggancio per uscire dalle tante pozze d'acqua che troverò.